Impianti elettrici per atmosfere esplosive: sicurezza nei luoghi a rischio esplosione
Gli impianti elettrici situati in zona ATEX rappresentano un elemento cruciale per la sicurezza degli ambienti industriali soggetti a rischio di esplosione. Zanocco, grazie alla sua competenza e pluriennale esperienza, assicura un controllo rigoroso in ogni fase, dalla selezione accurata dei componenti alla progettazione su misura, fino alla manutenzione specialistica, garantendo la piena conformità alle normative ATEX e agli standard internazionali. In questo modo, Zanocco tutela efficacemente persone, infrastrutture e la continuità produttiva delle aziende clienti.
Cosa sono gli impianti elettrici per atmosfere esplosive
Definizione e principi di funzionamento
Un impianto elettrico per atmosfere esplosive è un sistema elettrico progettato per operare in ambienti dove è presente un’atmosfera potenzialmente esplosiva. La sua funzione è prevenire l’innesco di incendi o esplosioni, contenendo eventuali scintille o elevate temperature all’interno delle apparecchiature oppure eliminando le condizioni che potrebbero generarle.
Ambiti applicativi (gas, vapori, polveri)
Gli impianti elettrici per atmosfere esplosive trovano impiego in una vasta gamma di settori: industrie chimiche, farmaceutiche, petrolchimiche, alimentari (silos, zuccherifici, impianti di stoccaggio farine), trattamento rifiuti e produzione energetica. Le atmosfere esplosive possono essere generate da gas e vapori infiammabili, oppure da polveri combustibili in sospensione.
Benefici in termini di sicurezza, conformità e continuità operativa
Oltre a tutelare l’incolumità del personale, un impianto elettrico per atmosfere esplosive conforme alle normative offre vantaggi decisivi: riduzione del rischio di fermo impianto, adeguamento alle leggi vigenti (con impatto positivo sulle ispezioni) e maggiore affidabilità nel tempo.
Normativa e standard principali
Direttive ATEX (2014/34/UE, 1999/92/CE)
Le direttive europee ATEX regolano rispettivamente la conformità dei prodotti destinati a essere utilizzati in aree a rischio esplosione (2014/34/UE) e la protezione dei lavoratori esposti a tali ambienti (1999/92/CE).
Norme CEI EN 60079 (14, 17, 10) e guida tecnica CEI 31-108
Queste norme CEI definiscono le modalità di progettazione (EN 60079-14), verifica e manutenzione (EN 60079-17) e classificazione delle aree pericolose (EN 60079-10). La guida CEI 31-108 rappresenta un riferimento fondamentale per l’ingegneria dell’impianto in Italia.
Altri standard internazionali (IECEx, UL, NEC)
A livello globale, i principali riferimenti normativi sono il sistema IECEx, lo standard UL (Underwriters Laboratories) per il mercato USA e il codice NEC (National Electrical Code). L’equivalenza e la compatibilità tra questi standard è spesso richiesta nei progetti multinazionali.
Classificazione delle aree e impatto sulla progettazione
Zone (0/1/2 – 20/21/22), criteri di classificazione
Le aree pericolose vengono classificate in base alla frequenza e durata della presenza di atmosfere esplosive:
- Zone 0, 1, 2 per gas e vapori
- Zone 20, 21, 22 per polveri combustibili
Gruppi e sottogruppi (IIA, IIB, IIC) per gas e vapori
Le sostanze infiammabili vengono suddivise in gruppi, in funzione della loro pericolosità (es. etere etilico = IIC, metano = IIA). Il gruppo determina il tipo di protezione richiesto per l’apparecchiatura.
Relazione tra zona, livello di protezione (EPL) e categoria apparecchiatura
La zona determina anche il livello di protezione richiesto (EPL) e la categoria dell’apparecchiatura:
- Zona 0 → Categoria 1G
- Zona 1 → Categoria 2G
- Zona 2 → Categoria 3G
- Stessa logica per le zone a polveri (D).

Tipologie di impianto elettrico per atmosfere esplosive
Impianto in tubo (“tubolare”) – caratteristiche, vantaggi e limiti
È la soluzione più diffusa e robusta: consiste in condotti metallici (tubi zincati o in acciaio inox) raccordati meccanicamente, che racchiudono i cavi elettrici. Offre un’ottima protezione meccanica, ma richiede manodopera specializzata e tempi di posa maggiori.
Cavi armati e pressacavi – soluzioni alternative
L’utilizzo di cavi armati con pressacavi certificati Ex consente maggiore flessibilità, soprattutto in ambienti con layout complesso o dove è richiesta un’installazione più rapida.
Quadri e pannelli Ex – Ex d, Ex e, Ex i, Ex p, quadri Ex ia
Le custodie e quadri certificati per l’utilizzo in zone ATEX variano in base al tipo di protezione:
- Ex d (a prova di esplosione)
- Ex e (a sicurezza aumentata)
- Ex i (intrinsecamente sicuri)
- Ex p (in sovrapressione)
Ogni tecnologia risponde a specifici requisiti applicativi.
Materiali e componenti certificati
Apparecchiature elettriche (motori, luci, pulsanti) certificate ATEX/IECEx
Tutti i dispositivi utilizzati (illuminazione, motori, pulsantiere, sensori) devono essere dotati di certificazione ATEX o equivalente, riportando chiaramente marcature Ex, categoria e gruppo.
Pressacavi, raccordi, tubi e custodie – requisiti di installazione e test
L’affidabilità dell’impianto dipende anche da componenti minori ma essenziali: pressacavi Ex, tubi certificati, raccordi, custodie resistenti alla pressione interna. Ogni elemento deve superare prove specifiche prima dell’installazione.
Documentazione necessaria (marcature CE/Ex, dossier tecnico)
Ogni installazione deve essere accompagnata da:
- Marcature CE ed Ex sui componenti
- Manuali di installazione e uso
- Dossier tecnico ATEX completo di disegni, certificati e istruzioni di sicurezza
Progettazione e installazione secondo CEI 31-108
Ruolo della guida CEI 31-108 nella progettazione
La CEI 31-108 rappresenta la guida tecnica di riferimento in Italia per la progettazione degli impianti in zone ATEX. È adottata da progettisti, installatori e verificatori come standard di buona pratica.
Fasi progettuali: scelta componenti, posa, protezione meccanica, test
Un progetto elettrico per una zona ATEX prevede:
- Analisi delle zone e rischio
- Scelta dei componenti Ex
- Progettazione del layout e dei percorsi cavi
- Posa in opera conforme
- Test e misure di continuità, isolamento, protezione
Verifica iniziale e dichiarazione di conformità (DPR 462/01)
Alla fine dell’installazione è obbligatoria una verifica da parte di ente abilitati ai sensi del DPR 462/01, che rilasciano la dichiarazione di conformità dell’impianto.
Manutenzione, verifiche periodiche e controlli
Norme di verifica (CEI EN 60079-17, DPR 462/01)
Le verifiche devono rispettare le prescrizioni della CEI EN 60079-17, che definisce:
- Criteri di ispezione visiva, ravvicinata e dettagliata
- Frequenza delle ispezioni (annuale, biennale…)
Frequenza e procedure di controllo su cavi, giunti, pressione tubi
Durante le ispezioni si verificano: stato dei cavi, integrità dei giunti, tenuta dei pressacavi, assenza di danneggiamenti. Nei sistemi Ex p si controlla anche la pressione interna costante.
Ruolo di installatori qualificati e organismi notificati
È fondamentale affidarsi a installatori con esperienza ATEX e organismi notificati per le certificazioni: errori di installazione o manutenzione possono compromettere l’intero impianto.
Case study e soluzioni Zanocco
Scegliere l’impianto elettrico per atmosfere esplosive giusto? la competenza SMI Zanocco per la soluzione Ex ottimale
SMI Zanocco ha affiancato clienti in contesti industriali ad alta criticità, contribuendo all’individuazione della soluzione impiantistica Ex più adatta alle loro specificità produttive, garantendo affidabilità, conformità normativa e continuità operativa.
L’esperienza maturata in settori complessi come chimico, oil & gas, alimentare e trattamento rifiuti rende SMI Zanocco un partner tecnico altamente qualificato nella progettazione di soluzioni Ex.
Vantaggi della scelta di soluzioni su misura
Ogni progetto viene sviluppato insieme al cliente, con un approccio consulenziale altamente specializzato che tiene conto delle reali esigenze tecnologiche, normative e operative.
Il team di Zanocco SMI mette a disposizione competenze tecniche avanzate, esperienza pluriennale e una conoscenza approfondita delle normative Ex per offrire soluzioni su misura, efficaci e durature nel tempo.
La profonda conoscenza delle norme CEI e ATEX, unita alla capacità di dialogare con i reparti tecnici, HSE e direzionali delle aziende, consente a Zanocco di proporre impianti affidabili, certificabili e funzionali anche nei contesti più esigenti.
FAQ Impianti elettrici per atmosfere esplosive
Quando è obbligatorio un impianto elettrico per atmosfere esplosive?
Quando un’analisi del rischio individua la presenza di atmosfere esplosive (gas, vapori, polveri) anche solo occasionali.
Che differenza c’è tra impianto tubolare e impianto con cavi armati?
Il tubolare offre maggiore protezione meccanica, mentre i cavi armati consentono una posa più rapida e flessibile.
Chi può certificare e verificare un impianto elettrico per atmosfere esplosive?
Un organismo notificato per ATEX può certificare i componenti. Le verifiche degli impianti devono essere eseguite da soggetti abilitati secondo il DPR 462/01.
Conclusioni
Gli impianti elettrici per atmosfere esplosive rappresentano una scelta obbligata per garantire la sicurezza in ambienti a rischio. SMI Zanocco offre consulenza specializzata, componenti certificati e assistenza tecnica completa per progettare e realizzare impianti conformi, efficienti e durevoli nel tempo. Il valore aggiunto è rappresentato dalle competenze multidisciplinari del team, in grado di integrare aspetti elettrici, normativi e impiantistici in soluzioni certificate e perfettamente aderenti agli standard internazionali.
Contatta il nostro team per una consulenza personalizzata e scopri la soluzione più adatta al tuo impianto produttivo.