protezione dalle esplosioni

SICUREZZA

Il team di ingegneri Zanocco SMI, altamente specializzato, è in grado di proporre:

Come proteggere te e la tua azienda contro esplosioni

Realizzazione, manutenzione e controllo di sistemi avanzati di prevenzione, isolamento, e soppressione contro esplosioni.

PREVENZIONE DELLE ESPLOSIONI

I sistemi avanzati di prevenzione delle esplosioni forniti da Zanocco SMI sono in grado di impedire il verificarsi di eventi che potrebbero indurre ad allarmi anticipati.

La prevenzione attraverso il controllo, analizzando, per esempio, un campione d’atmosfera per ridurre il tenore d’ossigeno, o intercettando immediatamente scintille e fumo provocati da un’esplosione, oppure monitorando la concentrazione di gas infiammabili o tossici all’interno di un’area… è fondamentale per attuare in tempo reale le contromisure appropriate.

Quali sono le contromisure per prevenire le esplosioni?

Attraverso la riduzione del tenore di ossigeno è possibile condurre la miscela aria/gas o vapore, oppure aria/polvere combustibile, al di fuori del range di esplosività. Tramite una analisi precisa e veloce del campione di atmosfera, attraverso una logica di sicurezza, vengono monitorati e tenuti sotto controllo i parametri significativi per la sicurezza del processo.

Il sistema di rilevazione e spegnimento scintille si basa sull’utilizzo di sensori IR e UV.

Le scintille e il fumo provocate da un’esplosione e presenti nel processo sono immediatamente intercettate così da adottare in tempo reale le contromisure appropriate.
Ugelli di estinzione ad acqua, barriere di estinzione e dispositivi di intercettazione sono gli elementi utili a impedire che la fonte di accensione si propaghi verso le parti a rischio dell’impianto, garantendo la prevenzione dell’innesco grazie a:
■ Rilevamento affidabile, anche attraverso depositi di sporco o flussi di trasporto ad alto contenuto
■ Sistema di estinzione automatico ad azione rapida composto da un’elettrovalvola ad alta velocità e più ugelli di estinzione
■ Spegnimento dell’alta pressione con uno strato d’acqua in pochi secondi
■ Efficacia massima nelle aree a bassa luminosità
■ Rilevamento altamente affidabile anche in aree ad alta temperatura di esercizio grazie all’utilizzo di tre rilevatori per sistema di allarme
■ Semplicità e rapidità di installazione, anche su applicazioni esistenti
■ Interfaccia con automazione di processo, per fornire informazioni dettagliate sullo stato del sistema

I sistemi di rilevazione gas consentono di monitorare la concentrazione di gas tossici, infiammabili, e la presenza di vapori o la concentrazione di ossigeno all’interno di un’area.
Sono sistemi modulari, componibili e dimensionabili in base alle specifiche esigenze del cliente.
È possibile implementare delle logiche di sicurezza per la gestione delle situazioni di preallarme e allarme (attivazione di ventilazione forzata, disalimentazione degli impianti elettrici…). Attraverso un posizionamento opportuno dei rilevatori, e, inoltre, garantendo la corretta copertura dei volumi, si può, in alcuni casi, declassare le zone classificate ai fini ATEX, oppure ridurne in modo significativo la tipologia e l’estensione.

Molti processi industriali che implicano lo stoccaggio e la movimentazione di polveri combustibili e di liquidi infiammabili sono caratterizzati da operazioni che producono la separazione di cariche elettrostatiche; qualora non siano garantite le corrette condizioni di equipotenzialità tra i vari componenti coinvolti, l’accumulo di cariche e il conseguente innalzamento del campo elettrico possono indurre la rottura del dielettrico e la generazione di sorgenti di innesco potenzialmente efficaci.
È possibile effettuare il monitoraggio dell’equipotenzialità mediante dispositivi dedicati, dotati di indicazione visiva e/o contatti di segnalazione utilizzabili come interblocco con l’automazione di processo.
Zanocco SMI offre un servizio di misurazioni in campo per verificare e poter garantire la corretta equipotenzialità dei vari componenti di impianto, dove l’estensione delle linee (per es. impianti di trasporto pneumatico e stoccaggio polveri) non consentano di monitorare in modo realistico l’equipotenzialità mediante strumenti dedicati.

ISOLAMENTO DELLE ESPLOSIONI

Chiunque abbia dimestichezza con le esplosioni e le loro conseguenze sa che le esplosioni secondarie causano i danni più gravi!
L’errore di proteggere solo i volumi o una parte dell’impianto che si crede più a rischio fa sì che l’esplosione venga trasportata verso altre sezioni dell’impianto, diventando significativamente più potente a causa dell’effetto di precompressione. Se ciò accade, anche un sistema di protezione contro le esplosioni non ha possibilità di risultare efficace. Per questo motivo, l’isolamento dalle esplosioni rappresenta una componente essenziale nello sviluppo di concetti di protezione contro le esplosioni.
Gli ingegneri e sviluppatori Zanocco SMI garantiscono un alto grado di sicurezza adattando il concetto di sicurezza antiesplosione alle esigenze del cliente, prestando particolare attenzione alla gestione dei sistemi di isolamento.
A seconda della tecnologia utilizzata, il processo può essere riavviato immediatamente dopo l’attivazione senza tempi di inattività o costi di riparazione.

Barriera chimica

Le barriere chimiche funzionano secondo lo stesso principio dei sistemi di soppressione delle esplosioni. Sono attivate dagli stessi sensori e controllate dallo stesso quadro elettrico.

Ghigliottina meccanica

Le valvole a ghigliottina a chiusura ultrarapida sono dispositivi attuati che isolano i tubi che trasportano gas, vapori o polveri infiammabili quando viene rilevata un’esplosione.

Valvole passive

Le valvole passive vengono generalmente utilizzate per garantire l’isolamento contro le esplosioni sulle tubazioni dei sistemi di aspirazione e di depolverazione. Possono essere di 2 tipi.

SFOGO DELLE ESPLOSIONI

Zanocco SMI propone sui processi industriali dove è necessario adottare misure per ridurre e controllare i danni dovuti al verificarsi di un’esplosione, dispositivi di sfogo di diverso tipo, idonei per scaricare e convogliare gli effetti di una esplosione in luogo sicuro, lontano da persone e cose (dispositivi di vent), oppure per poterli gestire comunque in sicurezza anche in applicazioni interne o con spazi ristretti (dispositivi di indoor vent).

Dispositivi di vent

L’utilizzo dei dispositivi di vent presuppone la possibilità di scaricare gli effetti di un’esplosione (fronte di fiamma, onda di pressione) in una zona sicura, in cui non siano ipotizzabili danni per le persone e le strutture coinvolte. Dove questa ipotesi non sia garantita è possibile utilizzare dispositivi di indoor vent, ovvero dispositivi di vent dotati di arrestatore di fiamma. Questi dispositivi, qualora correttamente dimensionati, possono consentire l’utilizzo della metodologia dello sfogo delle esplosioni anche in applicazioni indoor, oppure dove non sia disponibile un’area sicura di sufficiente estensione nei paraggi dell’apparecchiatura da proteggere.

Dispositivi di indoor vent

L’utilizzo dei dispositivi di vent presuppone la possibilità di scaricare gli effetti di un’esplosione (fronte di fiamma, onda di pressione) in una zona sicura, in cui non siano ipotizzabili danni per le persone e le strutture coinvolte. Dove questa ipotesi non sia garantita è possibile utilizzare dispositivi di indoor vent, ovvero dispositivi di vent dotati di arrestatore di fiamma. Questi dispositivi, qualora correttamente dimensionati, possono consentire l’utilizzo della metodologia dello sfogo delle esplosioni anche in applicazioni indoor, oppure dove non sia disponibile un’area sicura di sufficiente estensione nei paraggi dell’apparecchiatura da proteggere.

SOPPRESSIONE DELLE ESPLOSIONI

I sistemi di soppressione delle esplosioni stanno assumendo importanza e diffusione sempre maggiore sia per la loro affidabilità sia per la possibilità di garantire una rapida ripartenza degli impianti e dei macchinari protetti anche a seguito di un’esplosione.
Le tempistiche di intervento dei sistemi di soppressione delle esplosioni sono dell’ordine dei millisecondi; grazie a rilevatori ottici o di pressione dinamica, l’esplosione viene individuata sul nascere, e soffocata mediante l’attivazione di sistemi di estinzione extra rapidi.
La gestione e l’estinzione dell’evento esplosivo nella sua fase iniziale consente di smorzare in modo efficiente gli effetti di sovrapressione e di temperatura, garantendo quindi non solo la sicurezza delle persone, ma limitando al minimo anche la sollecitazione strutturale sulle apparecchiature protette, al fine di tutelare l’integrità degli impianti produttivi.

L’affidabilità e la funzionalità dei componenti del sistema di protezione viene continuamente monitorata dalla centrale di gestione del sistema di protezione, che è progettata per garantire un livello di affidabilità pari a SIL 2.

La sviluppo di nuovi agenti estinguenti (polveri con requisiti FDA, sistemi di estinzione mediante tecnologia hot water), unitamente allo sviluppo di ugelli idonei per i cicli CIP e SIP, garantiscono la diffusione di tali sistemi anche in ambiti con requisiti igienici estremamente elevati, quali l’industria farmaceutica e alimentare.

Soppressori

In caso di detezione dell’evento esplosivo, per mezzo di due gas generator il soppressore viene attivato.

Centraline customizzate

La centrale di controllo rappresenta il cuore del sistema di protezione.

Rilevatori di pressione e di fiamma

Il sensore di pressione dinamica è in grado di individuare l’incremento di pressione associato all’evento esplosivo.

Ugelli

Al fine di garantire l’efficace distribuzione dell’agente estinguente nelle più svariate tipologie di macchinario e di processo.

Zanocco SRL – 12030 Manta (CN)
Via Unità d’Italia 19 Tel 0175-85603
Fax. 0175-750800 | P.I.v.a./Cod.Fisc. 03193620048
SMI Sicurezza e Automazione SRL – 12030 Manta (CN)
Via Unità d’Italia,19 – Tel 0175-289730
Fax. 0175-750800 | P.I. e C.F. 03162330041
SMI Sicurezza e Automazione SRL
12030 Manta (CN) Via Unità d’Italia,19 – Tel 0175-289730 Fax. 0175-750800 | P.I. e C.F. 03162330041

■ La differenza essenziale sta nel fatto che queste bombole, poste in posizione strategica nelle tubazioni, vengono attivate contemporaneamente ai soppressori delle apparecchiature protette, quindi prima che avvenga l’esplosione.
La barriera chimica rilascia un agente inerte (solitamente una polvere estinguente) che impedisce la propagazione delle fiamme e gli effetti della pressione.
Tale sistema di isolamento può risultare efficace quanto una valvola meccanica ultrarapida, e diventa sicuramente vantaggioso al crescere del diametro delle tubazioni di interconnessione.
Gli ingegneri SMI SRL sapranno guidarvi verso questa scelta tecnologica in base alle specificità del vostro processo e delle vostre installazioni.
Questi dispositivi sono certificati ATEX come tutti i dispositivi di protezione contro le esplosioni che offriamo.

■Le valvole a ghigliottina a chiusura ultrarapida sono dispositivi attuati che isolano i tubi che trasportano gas, vapori o polveri infiammabili quando viene rilevata un’esplosione (rilevamento della pressione o rilevamento IR).
La SMI SRL è in grado di installare valvole a ghigliottina, con velocità di chiusura dell’ordine di pochi millisecondi, azionate o da generatori di gas dedicati, oppure da un polmone di aria compressa collegato direttamente alla rete di stabilimento.
Queste valvole possono essere dotate di un sistema aggiuntivo ausiliario di apertura/chiusura ad aria compressa. Un sensore di posizione consente di conoscere in qualsiasi momento la posizione della lama della valvola. I sistemi di frenaggio di ultima generazione (freno mediante aria compressa oppure mediante boccole di alluminio) garantiscono un semplice e rapido ricondizionamento e ripristino a seguito di una attivazione.
Le valvole sono disponibili in diverse versioni e materiali, a partire dalle applicazioni standard fino ad applicazioni specifiche (processi alimentari o farmaceutici), che richiedano materiali o soluzioni particolari (FDA, sterilizzazione ecc.). 
Molte aziende chimiche, farmaceutiche, nel campo della cosmetica, agroalimentare… oggi utilizzano le nostre apparecchiature nelle loro strutture.

Le valvole passive vengono generalmente utilizzate per garantire l’isolamento contro le esplosioni sulle tubazioni dei sistemi di aspirazione e di depolverazione.
Possono essere di due tipi:

■ tipo a clapet: installazione solo in posizione orizzontale e sui sistemi in aspirazione;

■ tipo a bulbo: installazione in posizione sia orizzontale sia verticale e su sistemi sia in aspirazione sia in spinta.
La posizione del clapet o del bulbo è controllata mediante opportuni indicatori di posizione, che sono retroazioni all’automazione di processo per comunicare lo stato della valvola e garantire gli arresti di emergenza necessari.
Tali valvole non necessitano di rilevatori di pressione o di rilevatori IR, in quanto, come elementi passivi, sono attuate dalle onde di pressione stessa associata all’esplosione.
In molteplici applicazioni tali dispositivi consentono di massimizzare il rapporto benefici/costi.

In caso di detezione dell’evento esplosivo, per mezzo di due gas generator il soppressore viene attivato; una speciale valvola, montata nella testa, e facilmente sostituibile e seguito dell’attivazione, garantisce la rapida apertura e la scarica dell’agente estinguente, utilizzando come vettore l’azoto. La rapida scarica dell’azoto e della polvere estinguente consentono di soffocare la combustione nella sua fase iniziale, prima che gli effetti termici e di sovrapressione raggiungano valori significativi. A seguito dell’attivazione, la valvola può essere rapidamente sostituita e il soppressore ricaricato, al fine di ridurre i tempi di fermo impianto. Tutte le funzionalità del soppressore (livello di pressione, sistema di attivazione, posizione del perno di blocco) sono costantemente monitorate dalla centrale di gestione del sistema di protezione, per garantirne una diagnostica in tempo reale. I soppressori possono garantire:
■ Sicurezza nella movimentazione e nella attività manutentive a impianto aperto, grazie al perno meccanico di blocco
■ Affidabilità del sistema di attivazione, grazie ai gas generator ridondati
■ Rapidità di ripristino, grazie alla sostituzione della valvola di attivazione
■ Economicità dell’agente estinguente
■ Facilità di sostituzione (collegamento mediante connettore Plug In)

La centrale di controllo rappresenta il cuore del sistema di protezione; riceve le informazioni dai sensori di pressione dinamica/ottici, e sulla base delle soglie impostate fornisce il segnale di attivazione ai soppressori.
La base di calcolo per la definizione del segnale di attivazione è legata alla rapidità del fronte di salita della pressione, che definisce il tempo limite entro il quale l’esplosione deve essere soppressa: come regola generale, tanto maggiore è il volume da proteggere, tanto maggiore sarà il tempo a disposizione per garantire una soppressione efficace.
La centrale di controllo garantisce il monitoraggio in continuo dell’affidabilità di tutti i componenti del sistema di protezione; la sua modularità e la possibilità di customizzazione consentono di interfacciare in modo dedicato l’interazione tra il sistema di protezione e l’automazione di processo, definendo in modo personalizzato gli arresti di emergenza e le modalità di messa in sicurezza del processo.

Il sensore di pressione dinamica è in grado di individuare l’incremento di pressione associato all’evento esplosivo; la sua affidabilità è basata su una tecnologia consolidata del settore automotive. La sua costruzione meccanica lo rende idoneo sia per applicazioni dove è necessaria robustezza, sia dove è fondamentale garantire requisiti di igienicità e sensibilità estremamente elevati, consentendo al contempo un posizionamento ottimale rispetto al volume da monitorare.
I sensori controllano in continuo l’andamento delle pressioni, trasmettendo lo stato alla centrale di gestione; in caso di allarme le curve di pressione vengono registrate nella memoria interna del sensore, al fine di consentire la diagnostica e l’analisi degli eventi.
In particolari configurazioni, per incrementare l’affidabilità e la rapidità di intervento dei sistemi di protezione, i rilevatori si pressione dinamica possono essere abbinati a rilevatoti ottici nel campo dell’infrarosso.

Al fine di garantire l’efficace distribuzione dell’agente estinguente nelle più svariate tipologie di macchinario e di processo, sonno stati sviluppati diversi ugelli; l’utilizzo di inox, associato al design, consentono l’installazione ed uso nei processi caratterizzati da elevati standard di natura igienica.
L’utilizzo di connessioni flessibili consentono inoltre l’introduzione dell’agente estinguente anche all’interno di macchinari in movimento, come letti fluidi o vagli.

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